Il salmo 11

 

da Scuola della Parola 2017-2018
Lettura del Libro dei Salmi
lunedì 20 gennaio 2018

 

Salmo 11
Al maestro del coro. Di Davide.

Nel Signore mi sono rifugiato.
Come potete dirmi:
Fuggi come un passero verso il monte?

Ecco, i malvagi tendono l’arco,
aggiustano la freccia sulla corda
per colpire nel buio i retti di cuore.

Quando sono scosse le fondamenta,
il giusto che cosa può fare?

Ma il Signore sta nel suo tempio santo,
il Signore ha il trono nei cieli.
I suoi occhi osservano attenti,
le sue pupille scrutano l’uomo.

Il Signore scruta giusti e malvagi,
egli odia chi ama la violenza.

Brace, fuoco e zolfo fa piovere sui malvagi;
vento bruciante toccherà loro in sorte.

Il Signore è giusto e ama la giustizia;
gli uomini retti vedranno il suo volto.

traduzione CEI 2008

 

Scuola di preghiera, l’esercizio per l’incontro successivo:

1.1. Mi metto alla presenza di Dio.
1.2. Leggo diverse volte il Salmo 11.
1.3. Chiedo la grazia di poterne comprendere profondamente e intimamente il significato.
1.4. Dedico uno o più tempi di preghiera alla contemplazione immaginativa, lasciando affiorare il ricordo di un episodio nel quale ho provato un sentimento che contraddiceva le persone o le situazioni tese a convincermi dell’inutilità della mia fede, della mia fiducia in Dio.
1.5. Nel “colloquio”, ringrazio il Padre per il dono della fiducia e chiedo a Gesù di aiutarmi a rendere quel sentimento ancora più vivo in me per meglio poterlo comunicare ad altri.
1.6. Scrivo un breve racconto, una poesia o un salmo che ha per tema la mia fiducia in Dio.

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