Genova, Truogoli di Santa Brigida.
Genova, Truogoli di Santa Brigida, 1980. Foto mia.
Salita Santa Brigida. Statua della santa sul portale d’ingresso dell’antico monastero.
“Il monastero brigidino di Genova aveva una caratteristica peculiare: era pensato per una ‘coabitazione’, seppur rigorosamente separata, tra frati e suore, entrambi di clausura, il che impose la costruzione di passaggi labirintici che ci danno conto delle future creuze. Oltre alla chiesa vi erano stanze, dormitori, mense, biblioteche per i religiosi, laboratori ed officine per gli operai, nonché ampi spazi esterni come campi ed orti: una costruzione enorme, che occupava quasi l’intero poggio. Era inevitabile che una così prossima contiguità fosse fonte di tentazioni e che, nel tempo, desse adito a malevoli sospetti, cui cercò di porre rimedio, nel 1600, Papa Clemente VIII, il cui intervento, atto a porre fine all’ ‘onta’ rappresentata dal convento ‘misto’, si concretizzò, nel 1606, con la dipartita dei poveri fraticelli. Rimaste sole in tanto spazio, le suore misero in vendita i loro terreni, la cui cessione permise, due secoli dopo, la costruzione di via Balbi.”
da http://genova.erasuperba.it/storia-di-genova-truogoli-santa-brigida-antico-monastero
Chiesa del Gesù, Pieter Paul Rubens, Miracoli di Sant’Ignazio (Guarigione di un’ossessa), 1619-20. Particolare.
Chiesa del Gesù, “Contemplazione per giungere ad amare”, Esercizi Spirituali #234.
In treno verso Milano, Pavia.
Nota: mia madre ha abitato in salita Santa Brigida, poco oltre l’arco d’ingresso all’antico monastero di cui fino a oggi non conoscevo l’esistenza, dal 1974 al 1998. Sotto quello stesso arco, l’8 giugno 1976, il magistrato Francesco Coco fu assassinato dalle Brigate Rosse insieme ai due agenti della sua scorta, Giovanni Saponara e Antioco Deiana.