L’angelo custode

 

Perciò chiunque diventerà piccolo come questo bambino, sarà il più grande nel regno dei cieli. … Guardatevi dal disprezzare uno solo di questi piccoli, perché vi dico che i loro angeli nel cielo  vedono sempre il volto del Padre mio che è nei cieli. (Matteo 18, 4. 10)

L’angelo custode, secondo la tradizione cristiana, accompagna ogni persona nella vita. La aiuta a superare le difficoltà e i pericoli, allontana da lei le tentazioni e il peccato e la conduce a meritare la salvezza eterna.  Nel rispetto del suo libero arbitrio e senza determinarle in senso causale, orienta le  scelte della persona che gli è affidata verso azioni conformi alla volontà divina, manifesta nei dieci comandamenti e nella legge mosaica, nella legge morale naturale, nel progetto di vita individuale che Dio ha per lei e che desidera rivelarle, avendola creata a propria immagine e somiglianza, verso la più alta realizzazione dei suoi talenti.

La relazione con l’angelo custode è un aspetto importante nella vita di molti santi e in molti Paesi l’angelo custode è oggetto di particolare devozione. In quanto parte della gerarchia celeste, può essere invocato anche indirettamente, con preghiere rivolte ai Santi arcangeli e alla Sacra Famiglia.

Nell’Antico Testamento, e in particolare nel Libro di Tobia, agli angeli è affidato il compito di guida e protezione personale, oltre a quello di essere messaggeri di Dio per l’umanità. L’esistenza di esseri spirituali inviati dalla divinità per accompagnare gli esseri umani e per comunicare loro la volontà divina esiste anche nella filosofia greca antica (per esempio, nel Fedone di Platone). Tuttavia, l’idea di un angelo individuale, benché presente nel Nuovo Testamento, nel Cristianesimo primitivo era poco diffusa e si impose solo gradualmente. Troviamo una delle prime testimonianze in Adversus Eumonium, di san Basilio di Cesarea (329-379): «Ogni fedele ha al proprio fianco un angelo come protettore e pastore per condurlo alla vita».
                                                                                        adattato da https://it.wikipedia.org/wiki/Angelo_custode 

    

 

  1. Icona greca
  2. Icona russa
  3. 1641 – Guercino
  4. 1655 – Bartolomé Murillo
  5. 1656 – Pietro Da Cortona
  6.            – Autore non identificato
  7. 1723 – Domenico Antonio Vaccaro
  8. 1779 – Benjamin West, L’apoteosi del principe Ottavio. Il principe Ottavio, tredicesimo figlio di Giorgio III e della regina Carlotta, morì nel 1783, un anno dopo la morte del fratello più giovane. Il re e la regina incaricarono Benjamin West di commemorare le morti dei due figli minori in questo quadro, poi appeso nel loro camerino a Buckingam Palace. Nel dipinto, il principe Ottavio viene accolto in paradiso dal fratello Alfredo sotto le ali protettive di un angelo e lo sguardo di due cherubini. In basso, la veduta del castello di Windsor da sud.
  9.  1858 – Eduardo Rosales Martinez
  10. 1930 circa – William Russell Flint
  11. 12. 13. 14. 15. 16. 17 – Anonimo, Immaginette devozionali

      Immagine in evidenza: Andrey Shishkin, Angelo custode, 2018, particolare

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