Il filo d’oro, perché questo blog?

 

Questo blog nasce da una promessa, una scommessa e una certezza: tutte e tutti siamo poeti, terapeuti e mistici. Tutte e tutti ‒ in una forma o in un’altra ‒ possiamo creare e donare esperienze magnifiche, profonde e vere. Quando i nostri cuori, le nostre menti e i nostri doni si incontrano, poi, nasce qualcosa di molto più grande della semplice somma di tutti noi: un mosaico, un flauto, o forse un organo, capaci di trasformare gesti, emozioni, sentimenti, sguardi, parole in canto d’amore a più voci.
A questa possibilità di creatività e di amicizia siamo invitati sia dalla radice più profonda del nostro essere sia dal mistero che alcuni chiamano Dio-amore-comunità, altri Buddha-dharma-sangha,  alcuni libertà-uguaglianza-fraternità, altri ancora… Nel corso dei millenni, alle verità eterne eppur sempre in divenire, verità ineffabili eppur sempre in cerca di labbra che le esprimano, sono stati dati migliaia di nomi. Alcuni nomi continuano a esistere e sono inscritti nel nostro DNA. Altri sono scomparsi per sempre. O forse si sono soltanto inabissati per poter poi riemergere, quasi a sorpresa, dopo aver trovato un suono intonato allo spirito delle nuove generazioni.
Questo blog invita a non lasciarci intimorire dalle differenze tra i diversi modi con cui esprimiamo quelle verità, ma a esplorare con coraggio le differenze nelle nostre traduzioni. Forse al di sopra di esse si nasconde un principio di unità. O forse no. In ogni caso, le poesie, i racconti, i disegni, le fotografie e persino i silenzi sono fonte di grande stupore. Per chi condivide e per chi ascolta. Se non ora, quando?
Il filo d’oro che attraversa il blog e attraversa i percorsi che il blog propone ‒ riflessioni, preghiera, immagini, letture, medicina narrativa ‒ è l’intrecciarsi di tre domande, tre domande antiche e sempre nuove: chi sono io? chi sei tu? chi siamo noi? È la scommessa, la promessa e la certezza che lungo i sentieri che percorreremo insieme queste domande troveranno non una, ma  dieci, mille, centomila risposte. È la speranza che nuovi fili ‒ rossi, verdi, blu e gialli, in infinite sfumature – possano continuamente intrecciarsi per rendere più ricco il tessuto.

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